Un tour in città? Ci pensa l’Asl Napoli 1 Centro
19 Marzo 2022Per un “tour” in città la più efficiente agenzia turistica è l’Asl Napoli 1. Quella che a prima vista potrebbe sembrare una barzelletta, una boutade, è invece la realtà alla quale ogni giorno sono obbligati i pazienti che si rivolgono per delle routinarie analisi di sangue al presidio sanitario “S.M.Loreto Crispi”, in via Michelangelo Schipa, 135.
Un tour in città? Ce lo propone l’Asl? Sì, proprio così. E vediamo un po’ come si arriva a questa incredibile disorganizzazione firmata dall’ingegnere Ciro Verdoliva – direttore generale della grande azienda sanitaria cittadina – e dalla direttrice del Saub Loreto Crispi. Con le prescrizioni del medico di famiglia eccoci in via Schipa. Un po’ di folla all’ingresso, la guardia giurata (evitando di controllare il green pass) misura la temperatura e si scende al piano zero dov’è la benedetta accettazione del punto prelievi. Numerino da prendere per mettersi in fila, mancada mesi il display per sapere quale utente viene servito. Ma non c’è da farsene un problema, si risolve tutto a voce: che numero era quella signora? Cerchiamo di venire incontro alle esigenze della sanità pubblica perché l’Asl ha speso un bel po’ di soldi per fronteggiare il coronavirus, ricordiamoci che ha regalato le placchette del “Mi sono vaccinato”, ha organizzato dei punti di vaccinazione al top dell’accoglienza e con tanti soldi messi a disposizione dei cittadini non è il caso di stupirsi se manca il display. Dieci minuti, mezz’ora, un’ora di attesa. Poi si entra in accettazione e si scopre che l’Azienda Sanitaria Napoli 1 Centro propone (anzi impone) dei piacevoli tour in città. <Siamo mortificati, ci scusiamo per gli spostamenti che dovrà fare, ma per pagare il ticket può scegliere con calma. Può andare a Fuorigrotta all’ospedale San Paolo o, se preferisce, nel centro storico alla cassa dell’ospedale dei Pellegrini. Se preferisce la seconda opzione potrebbe farsi fare al Pellegrini anche il prelievo>, chiarisce una dottoressa.
Prendiamola bene, è la gestione della sanità del governatore De Luca. Il funzionamento del Presidio Sanitario fa capo all’ingegnere Ciro Verdoliva e ai suoi più diretti collaboratori. Cerchiamo di capire il perché di questi vergognosi e intollerabili tour in città. Nella zona Chiaia esistono due strutture dell’Asl Napoli 1 Centro. La prima grande e moderna al Corso Vittorio Emanuele, la seconda in una antica struttura ospedaliera in via Schipa. Al Corso Vittorio Emanuele fra i tante visite e accertamenti si prenotano controlli specialistici domiciliari per anziani allettati. Ma attenzione al ticket: fino a qualche settimana fa ci si doveva spostare di qualche centinaio di metri per raggiungere il “S.M. Loreto Crispi” dove per qualche ora, con una sola signora, funzionava la cassa per il pagamento. La dipendente amministrativa è andata in pensione. Doveva andare via e l’ha fatto. Lo sapeva la cassiera, ne erano al corrente i suoi diretti superiori che hanno avuto tempi e modi per preoccuparsi della sostituzione. Invece lo sportello è chiuso e la doppia opzione per i pazienti è scegliere – prima del giorno del ritiro degli esami – se andare alla casse dell’ospedale San Paolo o a quelle del Pellegrini. C’è da comprendere giustificare la grande azienda sanitaria: mancano da anni medici, infermieri e autisti e con migliaia di dipendenti non si poteva pretendere di spostare da una scrivania alla cassa un amministrativo. Il direttore generale, l’ingegnere Ciro Verdoliva è amante delle tecnologie, utilizza “app” di ultimissima generazione, ma non sempre riesce a fronteggiare le (prevedibili) carenze di organico per pensionamento.
Fortunatamente nessun suggerimento: per pagare il ticket si può fare una passeggiata a piedi, in autobus, in auto da un quartiere all’altro. Il tour cittadino è proposto (se preferite imposto) dalla grande ed efficiente Asl Napoli 1 Centro. Scusate se è poco.