Una tantum, a S. Maria del Pozzo l’accordo fa il pieno
4 Luglio 2019La casa di cura vesuviana diventa l’emblema dell’accordo sul compenso una tantum. Non si placano le polemiche all’interno dei Sindacati confederali.
Sul territorio regionale la clinica di Somma Vesuviana ha il maggior numero di lavoratori aventi diritto (260) all’accordo che Cisl-Fp e Uil-Fpl hanno chiuso con l’Aiop Campania. Un accordo che mancava sui tavoli da dieci anni e che la Cgil-Fp ha scelto di non chiudere preferendo le vie legali. “E quando in una clinica con 260 lavoratori, tutti aventi diritto, aderiscono all’accordo, non possiamo fare altro che registrare il fatto di aver percorso la strada giusta facendo arrivare i compensi dovuti ai lavoratori in tempi brevi”.
“Questo accordo ha provocato molte tensioni ma anche amnesie tra i dirigenti sindacali. Molti hanno dimenticato di applicare valori come quello della democrazia e hanno anche dimenticato come gestire il fallimento di una vertenza. Infatti, qualcuno invece di trarre le conseguenze, pur di restare attaccato alla poltrona, punta il dito contro i propri iscritti (tra questi anche gli stessi dirigenti sindacali) che hanno scelto di aderire all’accordo firmato da Cisl-Fp e Uil-Fpl scrollandosi di dosso le responsabilità di un fallimento”
“Le ultime adesioni registrate alla clinica Santa Maria del Pozzo rappresentano una netta bocciatura alla linea intrapresa dalla Cgil e i numeri parlano chiaro: nella struttura, hanno aderito all’accordo 260 lavoratori aventi diritto su 260 – spiegano dalla Cisl-Fp Campania – e tutti i lavoratori iscritti alla Cgil (circa una quarantina) aventi diritto hanno aderito convintamente in massa, insieme ai responsabili sindacali aziendali della stessa Cgil. Non siamo stati noi della Cisl-Fp ad aver inferto un colpo durissimo alla Cgil – concludono dalla Cisl-Fp Campania – ma sono stati i propri associati ed i responsabili sindacali aziendali”.