Under25 in cura per dipendenze, oltre il 70% a causa della cannabis
8 Gennaio 2024Nel 2022 i servizi pubblici per le dipendenze hanno fornito assistenza a 129.259 persone con dipendenza da sostanze.
Il 13,5%, pari a 17.497, sono nuovi utenti.
Sono alcuni dei dati che emergono dal ‘Rapporto tossicodipendenze 2022’ redatto dal ministero della Salute, che mostra una transizione nel tipo di droghe maggiormente causa di dipendenze: l’eroina, che era la causa della dipendenza per circa il 65% dei vecchi pazienti, cede il posto alla cocaina che oggi risulta sostanza primaria d’abuso nel 38,5% dei casi, mentre tra i giovanissimi è prevalente, in due casi su tre, la dipendenza da cannabis.
Secondo il rapporto, l’86% dei pazienti in trattamento è di genere maschile, prevalentemente di nazionalità italiana (91,4%). Le classi di età più frequenti sono quelle comprese tra i 35 e i 54 anni.
Tra le droghe, nel 2022 i nuovi utenti sono in trattamento soprattutto per la cocaina, che è sostanza d’abuso per 6.718 persone. Seguono eroina (5.652 persone) e i cannabinoidi (4.336). Le droghe più usate, tuttavia, cambiano in base alla fascia di età. I giovanissimi (under 25), in oltre il 70% dei casi, sono assistiti per dipendenza dalla cannabis. Tra gli over 55, invece, gli oppiacei sono la sostanza più frequente.
Nel 2022 sono stati 16.779 i ricoveri per diagnosi correlate all’uso di droghe per un totale di quasi 200 mila giornate di degenza. 8.152, invece, gli accessi al Pronto Soccorso; nel 12,4% dei casi si è reso necessario il ricovero richiesto, per 3 pazienti su 4, per ‘psicosi indotta da droghe’.
Secondo il rapporto, nel 2022 sono 573 i Servizi pubblici per le Dipendenze (Ser.D) attivi in Italia. In essi lavorano 6.397 professionisti: il 31,5% sono infermieri, il 20,7% medici, il 14,7% psicologi, il 13,5% assistenti sociali, il 10,3% educatori professionali, il 2,1% operatori tecnici dell’assistenza e operatori socio-sanitari.