Universiadi e polemiche
10 Luglio 2019Come in ogni grande manifestazione che si rispetti le discussioni non mancano. A scatenare la diatriba, questa volta, è la Cisl per l’impiego improprio della Protezione civile.
“Un evento come quello delle Universiadi richiede la presenza fondamentale e propedeutica della Protezione civile. E come è stato impiegato il personale del Comune di Napoli? Nella distribuzione di bottigliette d’acqua e nell’installazione e rimozione quotidiana di gazebo”. E’ quanto denuncia Agostino Anselmi, coordinatore generale delle aree funzionali.
Seimila atleti per un totale di 8200 ospiti comprendendo il personale di staff e gli accompagnatori. Ben 118 i Paesi coinvolti. Sono solo alcuni dei numeri che descrivono l’importanza delle Universiadi 2019 a Napoli.
Lo scenario quotidiano delle Universiadi presenta numerose difficoltà, molte delle quali emergenziali. In quest’ottica la Cisl Fp segnala la mortificazione professionale e lavorativa dei dipendenti della Protezione civile del Comune di Napoli.
“Ci sono i trasferimenti giornalieri degli atleti dal Porto agli impianti sportivi da gestire, il flusso e la sicurezza dei turisti, l’assistenza alle attività legate alla viabilità e alla sicurezza. In questi ambiti la Protezione civile non è stata in alcun modo coinvolta dal sindaco e dai vertici del Comune di Napoli – denuncia Anselmi coordinatore generale delle aree funzionali – i dipendenti della Protezione civile sono stati costretti a utilizzare recipienti in plastica e a rifornirli di ghiaccio per tenere in fresco le bottiglie d’acqua. Un’immagine che non solo mortifica i lavoratori ma oscura un’intera città agli occhi del mondo intero”.