Usavano l’alcol antiCovid per produrre vini e liquori, 12 arresti nel napoletano
17 Marzo 2023Usavano l’alcol anticovid di origine estera per produrre champagne, vini, liquori e olio evo adulterati e contraffatti. A scoprire la truffa insieme all’ispettorato ICQRF del ministero dell’Agricoltura il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli che ha notificato dodici arresti (tre in carcere e nove ai domiciliari) e sequestrato beni per un valore complessivo da dieci milioni di euro.
I finanzieri hanno apposto i sigilli a un liquorificio di Giugliano in Campania (Napoli), a una tipografia di Cava dè Tirreni (Salerno) e a una casa vinicola di Pagani (Salerno). Nei confronti degli indagati il Tribunale di Napoli Nord, su richiesta dell’ufficio inquirente coordinato dal procuratore Antonietta Troncone, ha disposto anche un sequestro preventivo delle imposte evase da 250mila euro.
Rinvenute anche bottiglie con la dicitura olio d’oliva ma che invece contenevano olio di semi. Dagli accertamenti è emerso che le bevande contraffatte venivano vendute a cantine, distillerie, grossisti e rivenditori al dettaglio tra Campania, Puglia e Calabria. Ma i liquori, è emerso dalle analisi chimiche, contenevano anche sostanze nocive tipiche dei disinfettanti (alcool isopropilico e metiletilchetone) non destinate per l’uso alimentare. La contraffazione ha riguardato anche presunto champagne sulle cui bottiglie sono state trovate le griffe false di noti marchi internazionali, anche Dop, ma che invece contenevano solo vino spumante.