Vaccinare per vincere il morbillo
11 Agosto 2019L’analisi dei dati statistici dell’Istituto superiore di sanità parlano chiaro: la scarsa profilassi vaccinale resta la principale causa della mancata eradicazione della patologia.
Nell’ultimo rapporto della sorveglianza integrata del morbillo e della rosolia, curato dal Dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, relativo al periodo compreso fra il 1 gennaio e il 30 giugno 2019, sono riportati 1334 casi di morbillo in Italia, di cui 214 nel mese di giugno. Tranne la Basilicata, tutte le Regioni, con il Lazio in testa, hanno segnalato casi di morbillo. L’incidenza nazionale è pari a 44,1 casi per milione di abitanti, mentre l’età mediana è di 30 anni.
L’87% dei casi non era vaccinato al momento del contagio. Il 31% dei casi ha manifestato complicanze. Sono stati segnalati 80 casi tra operatori sanitari e 36 tra operatori scolastici. Nel periodo preso in esame sono stati registrati inoltre in Italia 16 casi di rosolia da nove Regioni, con un’età mediana pari a 27 anni. Dal 1 gennaio al 3o giugno 2019 sono stati segnalati in Italia 1.334 casi di morbillo, di cui 214 nel mese di giugno. Tutte le Regioni, ad eccezione della Basilicata, hanno segnalato casi di morbillo nel periodo considerato, ma oltre due terzi sono stati segnalati da tre Regioni (Lazio, Emilia Romagna e Lombardia). Il Lazio ha riportato l’incidenza più elevata. L’incidenza nazionale è stata 44,1 casi per milione di abitanti.
L’età mediana dei casi è 30 anni. Sono stati segnalati 142 casi in bambini sotto i 5 anni di età, di cui 51 avevano meno di 1 anno. L’87% dei casi era non vaccinato al momento del contagio. Il 31% dei casi segnalati ha sviluppato almeno una complicanza. Sono stati segnalati 80 casi tra operatori sanitari e 36 casi tra operatori scolastici. Dal 1 gennaio al 3o giugno 2019 sono stati segnalati 16 casi di rosolia (di cui 6 nel mese di giugno), da nove Regioni. L’età mediana dei casi è 27 anni.
In tutta la comunità europea i casi di morbillo registrati a giugno sono stati 1.433 e solo 4 Paesi non hanno segnalato casi. Complessivamente il numero dei contagi ha continuato a diminuire rispetto ai due mesi precedenti: Francia (469), Bulgaria (236), Italia (213) e Polonia (123) sono i Paesi con il numero di casi più alto. Notevoli riduzioni sono state riscontrate in Francia, Bulgaria, Polonia, Lituania e Spagna. E’ la fotografia del monitoraggio dell’European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) sui dati relativi al morbillo e rosolia su 28 Paesi dell’area Ue Dal 1 luglio 2018 al 30 giugno 2019 l’Ecdc ha registrato in totale 13.102 casi di morbillo, 10.129 (77%) confermati. Il numero più alto di contagi è in Francia (2.367), segue l’Italia (1.831), Romania (1.628) e Polonia (1.445). Secondo gli esperti, “il morbillo continua a diffondersi in tutta Europa perché la copertura vaccinale in molti paesi non è ottimale”.