Vaccinazione antinfluenzale, si parte a novembre
22 Ottobre 2019Il clima mite di questo mese d’ottobre, ha fatto sì che la Regione Campania abbia deciso di posticipare l’inizio della prassi vaccinale contro l’influenza.
La data individuata, in quasi tutta Italia, per l’inizio della vaccinazione influenzale è il 15 ottobre. In questo senso le raccomandazioni del Ministero della salute. Non tutte le regioni però hanno deciso in questo senso. La Campania ad esempio, a causa di questo mese d’ottobre particolarmente “estivo”, ha deciso di dare inizio alla campagna vaccinale nei primi giorni di novembre, sia per aumentarne l’efficacia, sia per “assecondare” la volontà delle categorie interessate che, come confermato da precedenti esperienze, difficilmente ricorrono al vaccino col permanere della bella stagione.
I virus influenzali sono fondamentalmente di due tipi: quello di tipo A, più soggetto a mutazioni genetiche che colpisce specie diverse; quello di tipo B, meno mutante, che attacca fondamentalmente l’uomo.
Sembra difficile da credere ma l’influenza dello scorso anno, stando alla sorveglianza epidemiologica attivata dal Ministero della salute, ha messo a letto 8 milioni e 104mila individui. Quella in arrivo sembra che si annunci come particolarmente virulenta. Per contrastarla adeguatamente già dalla primavera scorsa – attraverso Soresa, Società regionale per la sanità – ha provveduto a far partire la gara e relativa aggiudicazione per acquistare le necessarie dosi di vaccino, che ha comportato un impegno di spesa di oltre 12 milioni e 694mila euro oltre iva.
Nel processo, oltre ai centri vaccinali, sono coinvolti gli ambulatori dei medici di medicina generale e dei pediatri di famiglia che in tutta la Campania inizieranno le vaccinazioni antinfluenzali 2019.Una tempestiva vaccinazione antinfluenzale consente di ottenere i migliori risultati di copertura nei confronti dell’influenza, il cui picco è atteso tra gennaio e febbraio 2020.
Le vaccinazioni sono raccomandata a tutte le categorie maggiormente a rischio: 65enni e ultra 65enni; bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni affetti da malattie che aumentano il rischio di complicanze da influenza; malati cronici, in particolare quelli con patologie a carico dell’apparato respiratorio; persone affette da patologie dell’apparato cardio-circolatorio; diabetici e altre malattie metaboliche; donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano nel secondo e terzo trimestre di gravidanza; medici e personale sanitario di assistenza; familiari e contatti di soggetti ad alto rischio; soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo.