Vaccinazioni “scomode”
3 Aprile 2019Azienda sanitaria locale Na 1 Centro, là dove anche una normale prassi vaccinale, in età pediatrica, finisce per trasformarsi in una lunga, a volte lunghissima, corsa ad ostacoli.
“Prego accomodatevi: in un quarto d’ora andrete via con le vaccinazioni fatte ai vostri figli”. Nel libro dei sogni dell’Asl Napoli 1 questo gentile invito non esiste perché l’appuntamento con le vaccinazioni significa quasi sempre attese lunghe, anzi lunghissime. Aspetti mezz’ora, un’ora, a volte anche due o tre prima che la porta dell’ambulatorio si apra e un medico o un infermiere ti inviti ad entrare.
Al di là del sì vax e del no vax la realtà è che il rispetto dovuto a chi deve essere assistito molto spesso è andato a farsi benedire con una serie di giustificazioni del tipo: “Il mancato turn over ci fa trovare con una carenza di personale medico e paramedico che ci ha costretti a chiudere alcuni centri vaccinali, a organizzare – come avviene sul territorio della prima Municipalità – delle assurde staffette tra dipendenti”. Il lunedì e il mercoledì medici e infermieri sono a Santa Lucia, il martedì e il giovedì al Corso Vittorio Emanuele. Rotazioni di medici e infermieri da un ambulatorio all’altro dove con i genitori sono in attesa, spesso anche per due o tre ore, neonati, bambini di pochi anni o ragazzini.
Colpa di chi? La proclamata “carenza di personale” non giustifica nulla. L’Asl cittadina ha molti vuoti in corsia e negli ambulatori, ma potrebbe – con un po’ di buona volontà – rimettere in prima linea medici e infermieri modificando turni di lavoro, facendo funzionare i centri vaccinali anche di pomeriggio, eliminando le rotazioni per garantire una continuità assistenziale che nel 2019 rappresenta un diritto per ogni cittadino.
Paghiamo ticket fra i più cari d’Italia e viviamo con un interrogativo sul quale l’Asl finora non fornisce comunicazioni: i centri convenzionati per esami di laboratorio e strumentali lavorano o è “interrotta” la convenzione? Signori manager e commissari avete un obbligo morale: le liste d’attesa vanno azzerate in ospedale e in ambulatorio. Soprattutto devono sparire quelle in cui giovani mamme sono costrette a ore e ore di attesa per un semplice vaccino al proprio neonato.