Vaccini, la campagna è agli albori e già urgono gli aggiornamenti
8 Febbraio 2021La campagna vaccinale ha avuto inizio il mese scorso, gennaio 2021, e già si sollecitano gli aggiornamenti dei vaccini immessi sul mercato. In particolare quello prodotto da AstraZeneca, dalle risultanze di uno studio condotto dall’università di Witwatersrand in Sudafrica e dall’Università di Oxford, è emerso che il vaccino sulla variante sudafricana offre una protezione parziale. I vertici della multinazionale, nella persona di Sarah Gilbert, coordinatrice dei test-preclinici, hanno però assicurato di essere già impegnati in quel di Oxford negli “aggiornamenti” che saranno pronti per il prossimo autunno. Dunque in questa prima fase della campagna vaccinale sono le varianti a tenere banco. In Italia la Variante inglese, B.1.1.7., è stata segnalata in centinaia di casi in Abruzzo, a Perugia invece sono stati censiti casi di variante brasiliana. Le Regioni Abruzzo e Umbria sono intervenute istituendo zone rosse locali, ma sembra improbabile che queste varianti possano essere confinate solo a quelle zone. L’Iss ha fatto sapere che per sapere dell’efficacia dei prodotti anti Covid in circolazioni sulle mutazioni occorreranno ancora altri studi. Ad oggi si sa che i vaccini in circolazione sono pienamente efficaci sulla “variante inglese” mentre per quella “sudafricana” e “brasiliana” potrebbe esserci una diminuzione dell’efficacia. Aggiornare i vaccini è una soluzione fattibile, soprattutto con quelli a Rna messaggero che sono rapidamente e facilmente modificabili, di sicuro non si può sperare nella cosiddetta immunità di gregge avendo vaccinato appena 2 milioni di persone, un sospiro di sollievo si potrebbe avere se si riuscissero a vaccinare i 20 milioni di soggetti fragili che abbiamo in Italia, si terrebbero così libere le terapie intensive e diminuirebbero soprattutto di funerali. C’è inoltre da sottolineare che essendo stati realizzati in così poco tempo per i vaccini che oggi ci vengono proposti si è badato soprattutto ad attuare una strategia “mitigatrice”, in sostanza ci si è focalizzati sulla capacità dei vaccini soprattutto di controllare la malattia, ecco spiegato in parte il perché delle problematiche che stanno sorgendo.