Vaccino anti-Covid, nessun legame con le variazioni del ciclo mestruale
23 Gennaio 2022Nel mese di dicembre l’Agenzia Europea per i Medicinali (ma) ha affermato di non aver stabilito un legame tra i cambiamenti del ciclo mestruale e i vaccini contro il COVID-19. Questo è avvenuto dopo che da uno studio condotto in Norvegia, non ancora sottoposto a peer review, era emerso come alcune donne presentassero cicli più pesanti del normale a seguito della vaccinazione. In particolare, la ricerca, svolta dal Norwegian Institute of Public Health (FHI) e i cui risultati sono disponibili sul sito dell’istituto, ha coinvolto quasi 6.000 donne tra i 18 e i 30 anni partecipanti allo studio di coorte UngVoksen.
Le partecipanti hanno risposto a una serie di domande in merito al proprio ciclo mestruale e al tipo di sanguinamento prima e dopo la vaccinazione. Tra i diversi dati presentati si nota come il 7,6% delle donne riportava di avere mestruazioni più pesanti del normale prima della vaccinazione. Una percentuale che è arrivata al 13,6% dopo la prima dose di un vaccino contro il COVID-19. Allo stesso modo, mentre mestruazioni più pesanti del normale sono state riportate dall’8,2% delle donne prima della seconda dose di vaccino, in seguito la percentuale è salita al 15,3%. Secondo Georgy Genov, capo di farmacovigilanza presso l’EMA, per capire completamente la questione saranno necessari ulteriori studi in cui si misurino i livelli ormonali e altri parametri. L’esperto, che ha inoltre specificato il fatto che l’agenzia non dispone di dati che dimostrino un’influenza sulla fertilità del vaccino contro il COVID-19 e di altri tipi di vaccini, fa notare come i disturbi mestruali emersi dagli studi siano stati di natura transitoria. «Le donne con cambiamenti mestruali persistenti dovrebbero consultare il proprio medico per escludere altre malattie che potrebbero richiedere un trattamento» è una delle indicazioni elencate sul sito del Norwegian Institute of Public Health, secondo cui la dose di vaccino successiva può essere somministrata come pianificato in caso di cambiamenti mestruali temporanei in un ciclo regolare. Quando invece si è in presenza di sanguinamento intenso e persistente dopo una prima vaccinazione, l’istituto raccomanda di ritardare la successiva fino a quando la causa non sia stata esaminata o fino a quando i sintomi non siano passati. In ogni caso per Lill Trogstad, Project Leader, i cambiamenti riscontrati sono per la maggior parte effetti collaterali temporanei. Tali cambiamenti non dovrebbero impedire alle donne di vaccinarsi. «La vaccinazione offre protezione all’individuo contro un decorso grave di COVID-19, oltre a contribuire a una ridotta trasmissione nella società» ha affermato.
Fonte: DoctorNews33