Vaccino universale contro l’influenza in arrivo
19 Maggio 2023È partita negli Usa la sperimentazione clinica di un vaccino universale contro l’influenza, sviluppato dai ricercatori del Centro di ricerca sui vaccini del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid), centro che fa parte dei National Institutes of Health (Nih) americani. L’arruolamento dei volontari è iniziato alla Duke University di Durham, Carolina del Nord. Gli esperti lavorano a uno studio di fase 1 che testerà la sicurezza del vaccino sperimentale – un vaccino a mRna noto come ‘H1ssF-3928 mRNA-LNP’ – e la sua capacità di indurre risposta immunitaria. Sebbene i vaccini stagionali annuali siano preziosi per controllare la diffusione e la gravità dell’influenza, spiegano gli esperti, non forniscono immunità contro ogni ceppo virale. Ogni anno vanno fatte previsioni scientifiche di quali saranno probabilmente i più comuni nei mesi successivi e selezionarne 3 o 4 da includere nel vaccino stagionale. I produttori hanno quindi bisogno di tempo per produrlo e distribuirlo, e in questo arco temporale i ceppi dominanti del virus possono cambiare in modi inaspettati, riducendo potenzialmente l’efficacia. Un efficace vaccino antinfluenzale universale potrebbe eliminare questi problemi, proteggendo i riceventi da un’ampia varietà di ceppi e idealmente fornendo un’immunità duratura a lungo termine.
Lo studio, di fase I, prevede l’arruolamento di 50 volontari sani di età tra 18 e 49 anni. Tre gruppi da 10 partecipanti ciascuno saranno vaccinati rispettivamente con dosi da 10, 25 e 50 microgrammi. Dopo la valutazione dei dati, verranno arruolati altri 10 partecipanti per ricevere il dosaggio identificato come ottimale. Lo studio includerà anche un gruppo di partecipanti che riceveranno un vaccino contro l’influenza stagionale quadrivalente, per un confronto diretto tra l’immunogenicità e la sicurezza del candidato vaccino e quelli disponibili. Le premesse fanno ben sperare: nelle scorse settimane sono stati pubblicati su Science Translational Medicine i risultati di una sperimentazione condotta su un ‘vaccino gemello’ di quello attuale, prodotto però con una tecnologia diversa dall’mRNA. Il vaccino ha stimolato una risposta immunitaria che persisteva per almeno un anno. Altri gruppi di ricerca stanno inoltre lavorando a strategie diverse e la pandemia ha impresso una forte accelerazione a questo campo: per esempio a novembre sulle pagine di Science è stato presentato un prototipo di vaccino in cui erano ‘assemblate’ 20 particelle provenienti da virus influenzali diversi per fornire una protezione ad ampio spettro.
«Sarebbe un importante risultato per la salute pubblica e potrebbe eliminare la necessità sia dello sviluppo annuale di vaccini contro l’influenza stagionale, sia la necessità per i pazienti di sottoporsi a un vaccino antinfluenzale ogni anno», ha evidenziato Hugh Auchincloss, direttore ad interim del Niaid. «Inoltre – ha aggiunto – alcuni ceppi del virus dell’influenza hanno un significativo potenziale pandemico. Un vaccino antinfluenzale universale potrebbe fungere da importante linea di difesa contro la diffusione di una futura pandemia influenzale».