Vandalismo al Pronto soccorso di Caserta
4 Novembre 2019Oramai non se ne può proprio più. La violenza esercitata su operatori sanitari e i pesanti danneggiamenti alle strutture non sono più tollerabili. Vanno fermati subito.
Sarà anche “dovere di cronaca” ma incomincia a venirci il dubbio che più se ne parla e peggio è. Nell’ultima settimana nei nosocomi campani sono almeno quattro gli episodi di violenza, comprensivi di danneggiamento alle strutture, consumati nei Pronto soccorso. Ieri notte, inaugurando la nuova settimana, la scena si è ripetuta nel Pronto soccorso dell’Azienda ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta.
Il copione quello solito: accompagnatore di una persona colta da malore che ritiene troppo lento l’intervento dei medici nei confronti dell’accompagnato sofferente; stato di agitazione “compulsiva” e danneggiamento di arredi e computers della struttura dell’emergenza di via Tescione.
Non nominiamo il protagonista dell’ennesimo episodio di violenza vandalica, consumata in ambienti sanitari, perché “il protagonista” non è nuovo a bravate narcisistiche finite in televisione e sui giornali, per cui non intendiamo alimentare ulteriormente il suo ego “ipertrofico”.
Resta il problema, da affrontare con urgenza, di mettere un freno efficace alle intemperanze di persone disturbate che ritengono di poter malmenare impunemente, gli operatori sanitari, di mettere a soqquadro e danneggiare le strutture dell’emergenza, di intralciare il normale percorso assistenziale, facendo correre rischio di vita ai pazienti acuti, loro malgrado coinvolti.
La proposta? Toccateli nel portafoglio. Multe salate e pignoramenti immediati sui beni di questi delinquenti potrebbero risultare più efficaci delle stesse sanzioni penali.