Variante Omicron, terribile “terribilissima” … quasi un raffreddore
2 Dicembre 2021Non è facile mantenere la calma quando la morte per Covid ti diventa prossima: un amico, un parente, uno stretto congiunto. La “Nera Signora” falcia messe copiosa e questo induce paure, mai sopite, che sovente sfociano nel panico più irrazionale.
In un humus pandemico che, da oltre un anno, tutto avviluppa e stravolge, diventa complicato infatti conservare quel minimo equilibrio che, solo, potrebbe consentire di affrontare al meglio una situazione oggettivamente critica. E questo vale per tutti, segnatamente per chi è chiamato a “governare” il problema. Ma, evidentemente, non è così. Si assiste, infatti, all’assurdo che di fronte ed un’emergenza planetaria senza precedenti nella storia dell’umanità e che richiama oscure suggestioni medievali (castigo di Dio, untori …) proprio chi dovrebbe “raffreddare l’ambiente” finisce per alimentare le fiamme spargendo benzina.
E non si tratta dei soliti giornalisti “fabbricatori di fake” ma delle classi politiche e dirigenziali – in questo aiutate da parte consistente del mondo scientifico – che sembrano fare a gara per aumentare la confusione, all’insegna delle più ardite e contraddittorie ricostruzioni.
L’ultima “perla” è legata alla variante Omicron. Non appena individuata le è stata attribuita la capacità di penetrare le barriere erette dal vaccino anticovid, di essere più contagiosa e di rappresentare un rischio enorme, salvo poi relegarla fra le varianti Covid meno pericolose. Certo la retromarcia è stata alquanto circospetta, piena di se e di ma in attesa di approfondimenti… Intanto i monitoraggi effettuati in ogni dove, compreso quelli condotti in Israele e Sudafrica (“patria” del nuovo ceppo) ci stanno dicendo proprio che alcuni provvedimenti (chiusura voli paesi d’origine della variante etc.) oltre che precipitosi sono serviti solo ad alimentare la babele e a dare man forte alle teorie dei complottisti di mestiere e non. Una vera manna per i no vax.
C’è un evidente difetto grave di comunicazione istituzionale ma sempre più, nel comune sentire, tutto viene percepito come menzogna. La tragedia, che tale resta, si trasforma in farsa. Ed allora, rifacendo il verso al buon Collodi, al secolo Carlo Lorenzini, riaffiora l’indimenticabile: “Le bugie, ragazzo mio, si riconoscono subito, perché ve ne sono di due specie: vi sono le bugie che hanno le gambe corte e le bugie che hanno il naso lungo: la tua per l’appunto è di quelle che hanno il naso lungo.”
Resta solo da capire dove collocare quelle snocciolate dall’inizio della pandemia ad oggi. E sono Tante!