Veterinari e pediatri insieme per una convivenza più sicura tra cani e bambini

Veterinari e pediatri insieme per una convivenza più sicura tra cani e bambini

12 Marzo 2025 Off Di La Redazione

Il susseguirsi di aggressioni canine ai danni di minori, spesso in tenerissima età, quasi sempre caratterizzati dalla presenza di cani di grossa taglia in contesti domestici, sollecita l’intervento della Società Italiana di Pediatria (Sip) e dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (Anmvi) che hanno pubblicato un comunicato congiunto

È necessario puntualizzare che, anche quando non si tratta di “luoghi aperti al pubblico”, anche i contesti domestici sono giuridicamente assoggettati al principio del possesso responsabile: “Il proprietario di un cane è sempre responsabile del benessere, del controllo e della conduzione dell’animale e risponde, sia civilmente che penalmente, dei danni o lesioni a persone, animali o cose provocati dall’animale stesso”.

Sip e Anmvi richiamano l’attenzione sulla necessità di rafforzare la prevenzione attraverso due leve:

1- Sviluppare negli adulti una maggiore conoscenza del rapporto bambini-cani per una corretta valutazione rischio-beneficio
È scientificamente assodato che la presenza di un cane in famiglia può portare numerosi benefici per lo sviluppo del bambin, favorendola crescita armoniosa dei bambini, migliorando la loro empatia, il senso di responsabilità e il benessere emotivo. Ma per garantire una convivenza positiva, la sorveglianza di un adulto è imprescindibile: un cane e un bambino non dovrebbero mai stare insieme senza supervisione.

2- Rafforzare delle politiche educative al possesso responsabile di cani, specialmente in presenza di minori
La sicurezza dei bambini è una responsabilità collettiva: il rapporto tra bambini e cani deve svilupparsi all’interno di una cornice di sicurezza: è necessario un rafforzamento del principio del “possesso responsabile” e una corretta impostazione del rapporto tra cani e bambini in età pediatrica.

“È essenziale che i proprietari genitori o che stanno per diventare genitori adottino tutte le precauzioni necessarie per una convivenza sicura, a partire dalla scelta del cane più indicato per il contesto familiare spiega il Presidente dell’ANMVI, Marco Melosi: maggiore sarà la compatibilità tra le condizioni socio-ambientali con le esigenze di benessere del cane e maggiore sarà l’equilibrio complessivo della convivenza”.

 

Alcuni principi chiave suggeriti da SIP e ANMVI

Pediatri e Veterinari insieme possono unire le competenze e sviluppare linee guida interdisciplinari per indirizzare i comportamenti corretti

 

• Adozione consapevole: prima di scegliere il cane, al rifugio o in allevamento, chiedere sempre il parere del Medico Veterinario, valutando l’opportunità di una visita veterinaria preadozione.
• Supervisione costante: educazione dell’adulto a una relazione sicura tra bambino e cane sia nell’ambito familiare che nei luoghi pubblici, attraverso una migliore conoscenza del rapporto bambino-cane.
• Educazione alla relazione: educare i bambini a rispettare le esigenze etologiche, fisiologiche e di benessere del cane. Considerare che singoli esemplari possono anche richiedere specifiche misure di intervento e di gestione specialistica, a cura di un Medico Veterinario esperto in Medicina Veterinaria comportamentale e/o in Interventi Assistiti dagli Animali (cd. pet therapy)
• La prevenzione fin dalla gestazione: preparare i genitori al rientro a casa dopo il parto se in famiglia è già presente un cane. L’arrivo di un neonato può rappresentare un cambiamento significativo per il cane, che richiede un approccio di reciproca conoscenza graduale e corretta.

 

Riformare il vecchio patentino

Alla luce di questi episodi, Sip e Anmvi chiedono una profonda revisione dell’attuale percorso formativo (cd “patentino”) ideato due decenni or sono, quando la presenza di cani nelle famiglie non aveva ancora raggiunto il rapporto demografico di oggi e strutturato senza considerare le modalità offerte dalla formazione a distanza. La riforma del patentino dovrebbe attingere all’esperienza di altri Paesi europei e alle linee guida più aggiornate, che non escludono casi di obbligo formativo, in chiave preventiva, fin dall’adozione del cane. Oggi l’obbligo formativo, spesso disatteso, è invece previsto solo post-aggressioni.

 

 

 

 

 

Fonte: https://www.doctor33.it/articolo/63782/veterinari-e-pediatri-insieme-per-una-convivenza-piu-sicura-tra-cani-e-bambini