Victor Conversano, lo sport è libertà

Victor Conversano, lo sport è libertà

12 Marzo 2021 0 Di Anna Mozzi e Pasquale Maria Sansone

 

L’Anif Eurowellness (Associazione Nazionale Impianti Sport e Fitness), che dal 1996 riunisce titolari e gestori dei centri sportivi e polisportivi italiani e ne tutela gli interessi, ha inviato a Draghi una lettera per spiegare quale siano le esigenze dopo un periodo tanto lungo e difficile. Dopo aver commentato con favore l’intervento del premier alla Camera sullo sport (“Lei ha colto tutti gli elementi importanti di questo mondo, che vanno dall’educazione sportiva dei giovani alla salvaguardia della salute per gli adulti attraverso l’esercizio fisico e, non da ultimo, alla formazione dei tanti campioni delle Olimpiadi e dei Mondiali”), l’Anif ha evidenziato dei dati. Il mondo della pratica sportiva conta di “1 milione di lavoratori, 100 mila centri sportivi, 20 milioni di frequentatori” e la crisi pandemica ha provocato un “mancato flusso economico di 9.5 miliardi di euro”. E ancora: “Questo danno economico-finanziario ha condannato alla chiusura definitiva molti centri sportivi e gli altri, per potersi riprendere, hanno bisogno di sussidi”, sottolineando poi “che i centri sportivi sono luoghi di prevenzione e non di trasmissione del virus, in quanto adottano protocolli severissimi per impedirne il contagio”.

Queste le giuste istanze degli operatori del settore, ma è altrettanto urgente il desiderio di molti giovani e di molti anziani sedentari, con malattie croniche, di poter fruire di impianti sportivi e palestre. Riaprire in assoluta sicurezza è possibile.

I giovani, in particolare, troverebbero in questi centri di salute una adeguata, prudente accoglienza contingentata. Lasciati soli ed allo sbaraglio, ragazzi e giovani troverebbero, in ogni caso luoghi di aggregazione, più o meno opportuni, ma, sicuramente, non controllati.

 

Di questo parliamo con Victor Conversano, atleta professionista con competenze avanzate in Composizione corporea, Obiettivi e schede di Allenamento, Programmazione dell’Allenamento aerobico, Tensioni muscolari e Analisi Posturale. Amante del lavoro di squadra e della disciplina. Fortemente motivato a migliorare la qualità della vita e l’efficienza fisica di ogni persona con cui entra in contatto.

Come ha vissuto e vive Victor Conversano la paura della pandemia ed il forte disagio legato alle indispensabili misure restrittive?

Bhe sicuramente ho vissuto e sto vivendo questo momento di emergenza ormai da un anno con molta intelligenza, sono un ragazzo ambizioso e pieno di motivazione e forza psicofisica. Sicuramente il nostro settore ormai in ginocchio da troppo tempo vive un momento di forte disagio e crea molta demotivazione sia a giovani che praticano sport ma principalmente a quelle persone che usano le palestre come fonte di wellness per curarsi e migliorare patologie importanti, io ho cercato e sto cercando sempre di stare al passo con i nuovi metodi da una semplice lezione online (coaching a distanza) a one to one in una zona eventualmente di colore giallo rispettando tutte le dovute precauzioni. Nel nostro settore e importante creare portali innovativi e tecnologici senza mai demoralizzarsi.

Quanto complica la soluzione del problema riapertura, secondo Lei, l’assenza di un Ministro dello Sport nella compagine governativa di Mario Draghi?

Durante il Governo Conte, il mondo dello sport ha riposto le sue speranze e le sue aspettative nelle capacità decisionali di un ministro che – per sua stessa ammissione – alla fine si è rivelato essere totalmente estraneo al settore. Con l’insediamento del Governo Draghi e la mancata previsione di un ministro dello sport la delusione è stata forte, è innegabile. Così come è innegabile l’esigenza avvertita da tutti gli operatori dello sport di rivalutare al più’ presto le restrizioni attualmente gravanti su tutte le strutture sportive e non – dalle piscine alle scuole di danza che non sono da meno – in modo da consentire alle persone di riappropriarsi del loro modo di prendersi cura di se stesse attraverso lo sport, vera e proprio misura precauzionale contro questo virus. Ricordiamo infatti che il movimento motorio aumenta gli anticorpi e crea una barriera contro questo mostro

I Governatori delle Regioni hanno fatto presente al Ministro Gelmini le giuste istanze degli operatori dello Sport che sono, purtroppo, ancora al palo. Cosa suggerisce al CTS ed al Governo per riaprire in assoluta sicurezza?

La cosa molto triste, dal mio punto di vista, è che noi del settore dello sport abbiamo eseguito tutte le direttive per proteggere i clienti da questa emergenza, dalle dovute distanze alla sanificazione degli ambienti e così via, ma fino ad oggi nulla è servito. La riapertura in sicurezza sarebbe possibile e fattibile, magari adottando ulteriori piccoli accorgimenti, come prenotazioni anticipate, divisione della clientela in fasce orarie o giorni settimanali.

Lo sport va a cercare la paura per dominarla, la fatica per trionfarne, la difficoltà per vincerla. Pierre de Coubertin. Cosa rappresenta per Lei lo sport?

Per me lo sport è portatore sano di tutti principi meritevoli della vita come: disciplina, amore, avere degli obbiettivi, passione, rispetto etc… Per me lo sport è anche fonte di libertà e personalmente mi dona felicità, è non nego che è la mia fonte di sfogo, la piccola Svizzera dove rifugiarsi e uscirne più forte di prima in situazioni che nella vita avvolte mi demotivano. Grazie al movimento ed allo sport ritrovo in me la sensazione di leggerezza e libertà.