Vigilantes, figli di un Dio minore
22 Marzo 2020Soprattutto in concomitanza dell’epidemia virale, vediamo le guardie giurate esposte al contagio dinanzi agli ospedali e ai pronto soccorso, senza i Dpi obbligatori, guanti e mascherine.
Il S.I.U.L.C. scrive una lettera – indirizzata tra gli altri al Ministero dell’interno, alla Magistratura contabile ed al presidente della Giunta regionale della Campania – per ridenunciare lo stato di totale abbandono in cui le guardie particolari giurate sono state lasciate, nonostante siano chiamate in questi giorni di conclamata pandemia per il Ccovid-19, a rendere il loro servizio presso tutti quegli obiettivi sensibili che per legge vanno presidiati. Parliamo di ospedali, sedi Si.U.L.C. universitarie, uffici pubblici e stazioni ferroviarie.
Prive di equipaggiamenti e dispositivi, di gel e spray antisettici, al fine di prevenire il contagio. Parliamo di una categoria di lavoratori che ha una veste ambigua e duale, da un lato sono dipendenti di ditte private, gli Istituti di vigilanza, e dall’altro dipendono, sotto un punto di vista normativo e disciplinare, da Questure e Prefetture per ciò che concerne leggi, ordinanze, prescrizioni questorili ed altro.
E, proprio l’essere dipendenti di ditte private mette questi lavoratori, in divisa ed armati, nella posizione scomoda di essere sottoposti e soverchiati da una alcuni imprenditori scaltri, che non applicano compiutamente il Ccnl di categoria scaduto il 31 dicembre del 2015 e…. che negli anni, grazie al silenzio di varie parti sindacali, hanno raschiato il fondo del barile arricchendosi, a danno esclusivo delle buste paga delle guardie giurate, buste paga ormai ridotte all’osso.
Operai della sicurezza, pagati male ed usati in funzioni che non gli appartengono, esposti a pericoli enormi, senza le necessarie armi giuridiche che gli permetterebbero di lavorare serenamente.
Quanto sopra descritto, oggi, durante questa emergenza da Covid-19, viene alla luce con forza. Si tratta di condizioni di lavoro aberranti denunciate in molteplici occasioni alle competenti autorità.