Vincenzo Pugliese: “Lo sport per combattere ansia, depressione e stress”
8 Dicembre 2021Il termine Calcio fu coniato da Luigi Bosisio, nel 1907, prima di questa data il gioco in Italia veniva chiamato foot-ball come in originale. In realtà il Vicenza Calcio, nato nel 1902, ebbe fin da subito l’acronimo ACIVI, ossia Associazione del Calcio in Vicenza. Comunque, nel 1907, Bosisio propose la sostituzione dell’anglofono foot-ball con l’italico termine calcio, che in età rinascimentale era un gioco con la palla con regole in parte differenti dal calcio moderno. La proposta ebbe successo e il quotidiano sportivo La Gazzetta dello Sport, in un articolo del 17 ottobre di quell’anno, dal titolo «Foot-Ball o calcio?», scriveva:
«Una proposta giudiziosissima ci vien posta dal nostro amico Rag. Bosisio il quale… ci consiglia ad iniziare l’invocata italianità del football sostituendo a questo ostico titolo straniero una parola italiana… quella onde veniva denominato il giuoco nelle sue origini, allorquando la gagliarda gioventù vi si dedicava al tempo dei comuni italici tra una battaglia e l’altra sulle spianate dei dolci colli toscani. Il calcio! Questa proposta probabilmente avrà sapore di “forte agrume” per molti. Ed è per questo motivo che noi,… intitolando “Calcio” la presente rubrica, intendiamo abituare le orecchie ostili e degli ignari alla nostra idea … in modo che il trapasso di abitudini sia automatico e quasi non avvertito. Gli italiani, purtroppo, non si creano d’un tratto.»
Di Calcio, Covid e salute parliamo con un promettente atleta: Vincenzo Pugliese. Come ha vissuto e vive la paura della pandemia, del contagio ed il notevole disagio legato alle indispensabili severe misure restrittive? La pandemia è piombata nelle nostre vite stravolgendole. Inizialmente, complice anche la mediazione, sembrava stessimo entrando in un tunnel senza luce. Con il passare dei mesi e ormai degli anni, stiamo imparando a conviverci e grazie all’aiuto dei vaccini stiamo facendo passi da giganti per affacciarci alla vita di prima. Personalmente l’ho vissuta cercando di adattarmi alle misure restrittive e avendo avuto più tempo “libero” l’ho sfruttato il più possibile. È importante cogliere il lato positivo anche dalle situazioni negative. Quanti danni hanno causato allo Sport in generale ed al Calcio in particolare le chiusure indiscriminate e la confusa gestione politica? La pandemia ha causato diversi danni allo sport, basti pensare che le palestre nell’annata 2019/2020 sono state chiuse per ben sette mesi. Abbiamo accettato questa misura restrittiva ma non condivisa. Ricordo un dibattito in cui fu protagonista l’ex ministro dello sport Vincenzo Spadafora affermando che lo sport di base è importantissimo e che non è giusto parlare di ripresa soltanto per lo sport professionistico, in particolare modo il Calcio che è comunque di notevole importanza perché, secondo la sua affermazione, apporta circa 1 miliardo di euro l’anno di introiti allo Stato. Un ulteriore danno c’è stato per via del blocco del turismo sportivo, il tifoso non potendo andare allo stadio non viaggiava e di conseguenza non c’era la possibilità che ne beneficiassero negozi, musei ecc.. Quanto valore attribuisce al binomio Sport-Salute ovvero quanto è fondamentale l’attività sportiva per il conseguimento ed il mantenimento del benessere psicofisico? Lo sport è un valido strumento di intervento sia preventivo che terapeutico con scopo di stabilizzare la patologia e ridurre la disabilità conseguente alla malattia, migliorando la qualità della vita e favorire il reinserimento attivo nella società. Apporta benefici dal punto di vista cardiaco perché riduce la pressione nei soggetti ipertesi e previene aritmie. Aumenta la forza, resistenza e riduce l’affaticamento prevenendo il rischio di cadute e lesioni. Previene l’aumento del peso e rafforza il sistema immunitario. Per quel che riguarda la psiche si avrà minore ansia e depressione con funzione positiva sull’umore, migliori capacità cognitive e di memoria. Il binomio sport-salute per il conseguimento ed il mantenimento del benessere psicofisico è di notevole importanza, forse in Italia sottovalutato. Cosa le ha dato il Calcio in termini di crescita personale sociale e professionale? Il calcio mi ha dato tantissimo. Come io ho dato tanto a lui. Ho avuto la possibilità di conoscere tanti ambienti, di viaggiare e affacciarmi ad uno stile di vita sano già da piccolo. Inoltre, grazie allo sport e al calcio ho capito quanto fosse importante la costanza e la determinazione per raggiungere un obiettivo. Nella vita professionale e non solo, quando penso che è difficile raggiungere quell’obiettivo penso sempre a quanto siano importanti costanza e determinazione e questo mi permette di avere una marcia in più. |