Violenza sulle donne e sanità
14 Gennaio 2019Un’ accoglienza adeguata ed uno spazio dedicato in Pronto Soccorso per le donne che subiscono violenza. Al “Moscati ” di Avellino anche un percorso formativo.
Il contrasto alla violenza non è mai abbastanza e, se questo basilare concetto del vivere civile, è vero se riferito a tutti i segmenti dell’organizzazione sociale, lo è in modo ancora più rilevante se guardiamo al settore dell’assistenza sanitaria. In tantissimi casi è proprio nei pronto soccorso degli ospedali che finiscono per giungere molte donne vittime di finti incidenti domestici. Avere degli spazi dedicati, un occhio allenato a distinguere fra veri e falsi incidenti può fare la differenza per trarre fuori dal cono d’ombra tante vicende penose. In qualche caso si può evitare che la violenza sfoci in tragedia.
“Il percorso per le donne che subiscono violenza dovrà garantire una tempestiva e adeguata presa in carico delle donne a partire dal triage e fino al loro accompagnamento/orientamento, se consenzienti, ai servizi pubblici e privati dedicati presenti sul territorio di riferimento”.
Recita così la parte introduttiva delle ‘Linee guida nazionali per le Aziende Sanitarie e Ospedaliere in tema di soccorso e di assistenza socio-sanitaria alla donne che subiscono violenza’. Una presa in carico adeguata che inizia in Pronto Soccorso, dove le vittime di violenza devono trovare, oltre a spazi protetti, soprattutto personale formato, sensibilizzato sulla problematica e in grado di riconoscere e valutare i diversi casi. Proprio per fornire agli operatori sanitari gli strumenti conoscitivi e procedurali per gestire nel miglior modo possibile l’accoglienza dei soggetti interessati, l’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino ha organizzato un evento formativo destinato a medici, biologi, infermieri e tecnici interni, nonché a psicologi dei Piani di zona e Privato sociale e agli assistenti sociali.
La prima delle tre edizioni in cui è stato organizzato il corso prenderà il via domani, lunedì 14 gennaio, alle ore 9, nell’aula multimediale della Città ospedaliera (settore B, primo piano). Dopo i saluti del Direttore Generale dell’Azienda “Moscati”, Angelo Percopo, ad aprire i lavori della due giorni formativa (lunedì 14 e martedì 15) sarà il Direttore Sanitario, nonché responsabile scientifico del corso, Maria Concetta Conte. Seguiranno gli interventi di Rosaria Bruno, Presidente dell’Osservatorio sul Fenomeno della Violenza sulle donne della Regione Campania, di Mario Guarino, Responsabile dell’Unità Operativa Pronto Soccorso Obi Medicina d’Urgenza CTO di Napoli, di Carmen Sementa, Dirigente della Medicina Legale dell’Azienda “Moscati”.
Nel pomeriggio, a partire dalle ore 15, interverranno: Giovanna Cacciapuoti, avvocato patrocinante in Cassazione del Foro di Napoli esperto in problematiche di violenza sulle donne, Cecilia Annecchini, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Avellino, Elvira Reale, Coordinatrice del Centro Dafne dell’Azienda Ospedaliera “Cardarelli” di Napoli e Antonella Bozzaotra, Presidente dell’Ordine degli Psicologi e responsabile dell’Unità Operativa di Psicologia Clinica Sportello oltre la Violenza dell’Asl Napoli 1.
«Il corso – spiega il Direttore sanitario Conte – tratterà in maniera approfondita gli aspetti relativi alla vigilanza e al monitoraggio del fenomeno. Ma soprattutto quelli più tecnici, come il ruolo e la responsabilità degli operatori del Pronto Soccorso nel contrasto alla violenza di genere, le procedure da seguire e gli aspetti normativi e medico-legali. L’obiettivo è fornire al personale una conoscenza adeguata attraverso la quale possa garantire la necessaria e giusta gestione delle donne che subiscono violenza. All’Azienda “Moscati” stiamo portando avanti il Percorso Donna “Igea”.
E all’interno di un percorso dedicato alle donne non si può non tener presente il dilagante fenomeno della violenza di genere. Al termine della formazione, si procederà a individuare gli operatori da destinare alle attività che si svolgeranno all’interno di uno spazio riservato in Pronto Soccorso –previsto nel programma dei lavori di riprogettazione dell’area -, dove saranno accolte, seguite, curate e guidate le donne vittime di violenza e sarà dato supporto anche ai loro figli minori.
La panchina rossa sistemata all’ingresso della Città Ospedaliera come simbolo della lotta contro la violenza sulle donne e il femminicidio – conclude la Conte – deve trovare una rispondenza concreta in un’assistenza appropriata, che garantisca tempestività nella presa in carico, privacy e sicurezza».
La seconda edizione del Percorso di Tutela in Pronto Soccorso per le donne che subiscono violenza si svolgerà il 21 e il 22 gennaio; la terza e ultima, l’11 e il 12 febbraio.