Wwf: ambiente malato, uomo malato
25 Marzo 2020Esiste un legame tra perdita di natura e pandemie? Niente avviene per caso, queste anomalie epidemiche rappresentano l’effetto boomerang della distruzione degli ecosistemi.
Quello che sta accadendo a causa del Coronavirus è ormai sotto gli occhi di tutti. Ciascuno di noi sta provando sulla propria pelle cosa vuol dire affrontare quella che per l’Organizzazione mondiale della sanità è una vera e propria Pandemia.
Col Wwf ci siamo chiesti quale avrebbe dovuto essere il nostro ruolo in un momento così difficile e delicato. Abbiamo scelto di voler essere al fianco di chi ci sostiene ogni giorno, provando a fare del nostro meglio per superare insieme un momento così difficile. Il nostro contributo non poteva che partire da uno studio scientifico.
Non ci occupiamo direttamente di salute umana, ma da sempre sosteniamo la stretta connessione che c’è tra noi, specie umana e il nostro pianeta. Un pianeta in salute fa stare bene anche noi, ma vale anche il contrario, un pianeta malato, fa ammalare anche noi stessi.
Di questo parliamo nel nostro nuovo report: “Pandemie: l’effetto boomerang della distruzione degli ecosistemi. Tutelare la salute umana conservando la biodiversità”.
Esiste un legame strettissimo tra le malattie che stanno terrorizzando il Pianeta e le dimensioni epocali della perdita di natura. Molte delle malattie emergenti come Ebola, AIDS, SARS, influenza aviaria, influenza suina e il nuovo coronavirus SARS-CoV-2 (COVID19) non sono catastrofi del tutto casuali, ma sono la conseguenza indiretta del nostro impatto sugli ecosistemi naturali.
Come è noto, il contagio da SARS-CoV-2 nell’uomo potrebbe aver avuto origine nel grande mercato di animali di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei, a fine dicembre 2019. Il coronavirus rientra in quelle malattie che possono essere definite come zoonosi, ovvero tutte quelle malattie che si trasmettono dagli animali all’uomo, attraverso un salto di specie. Sono zoonosi malattie come la rabbia, la leptospirosi, l’antrace, la SARS, la MERS, la febbre gialla, la dengue, l’HIV, Ebola, Chikungunya e i Coronavirus, ma anche la più diffusa influenza.
Gli ecosistemi naturali hanno un ruolo fondamentale nel regolare la trasmissione e la diffusione di malattie infettive come le zoonosi e quindi, nel sostenere e alimentare la vita, compresa quella della nostra specie. In tutto il mondo gli scienziati sono concordi nel sostenere che tra le cause della diffusione di malattie infettive emergenti, come Ebola, febbre emorragica di Marburg, SARS, MERS, febbre della Rift Valley, Zika e molte altre ancora, vi siano fattori importanti come la perdita di habitat, la creazione di ambienti artificiali, la manipolazione e il commercio di animali selvatici e più in generale la distruzione della biodiversità.
*presidente Wwf “Terre del Tirreno”