WWF Terre del Tirreno: stop ai botti di Capodanno
29 Dicembre 2023Come ogni anno il WWF Terre del Tirreno lancia un accorato appello per evitare l’uso dei fuochi pirotecnici, per privilegiare la sicurezza e dare un chiaro segnale di attenzione e sensibilità verso la Natura e per il difficile periodo legato alla situazione di guerra che imperversa in Palestina.
Sebbene siano conosciuti i rischi e i grossi danni ambientali causati dai fuochi pirotecnici e il disturbo agli animali, fra pochi giorni si ripeterà l’utilizzo di botti e fuochi di capodanno, a cui seguiranno le consuete notizie di cronaca di incidenti e lesioni alle persone più o meno gravi.
Il WWF invita pertanto tutti i Sindaci a vietare l’uso di quei botti e fuochi pirotecnici che per dimensioni, entità del rumore e gittata rappresentano un grave rischio e disturbo non solo per l’uomo ma anche per gli animali domestici e selvatici, tra cui i tanti uccelli svernanti nell’Area Marina Protetta di Punta Campanella e all’interno del Parco Regionale dei Monti Lattari.
La legge 447/95 riserva ai Comuni la verifica del rispetto della normativa per la tutela dall’inquinamento acustico. A questa si aggiungono le norme (L. 394/91) all’interno dei Parchi che impongono il divieto di disturbo della fauna selvatica, dove vivono numerose specie protette che sono estremamente sensibili al disturbo acustico, tra queste il raro gabbiano corso, oltre a rapaci notturni, volpi e pipistrelli.
Ogni anno sono sempre di più le città d’Italia che cercano di contrastare i botti di capodanno con apposite ordinanze che vietano “l’accensione ed i lanci di fuochi d’artificio, lo sparo di petardi, lo scoppio di mortaretti, razzi ed altri artifici pirotecnici in tutte le vie, piazze o aree pubbliche dove transitano o siano presenti delle persone in considerazione degli oggettivi pericoli per le persone, dei rumori molesti causa di disagio e oggetto di lamentele da parte di molti cittadini e del fatto che botti, petardi e fuochi sono causa di stress, morte, ferimenti e traumi per cani, gatti, animali domestici ed uccelli”.
“Verrà un giorno in cui non ci sarà più bisogno di lanciare appelli a non sparare i botti di fine d’anno – dichiara Claudio d’Esposito presidente del WWF Terre del Tirreno – E mentre da noi “si spara” per divertimento altrove, in territori senza pace, ben altri tipi di mortai e granate esplodono ogni giorno, seminando devastazione e morte senza fine: basterebbe questo ad indurci a riflettere. Sappiamo che l’abitudine a sparare i botti è dura a morire, ma siamo fiduciosi che se saremo in grado di invertire la rotta le cose cambieranno in meglio!
L’ordinanza anti-botti che chiediamo ai sindaci è un segno di civiltà e un segnale importante, anche se non è facile, poi, farla rispettare. In penisola sorrentina sono ormai anni che aderiscono all’appello del WWF tutti i comuni tranne quello di Sorrento che ritiene, da sempre, di dover far prevalere l’interesse “allo spettacolo e alle tradizioni per i turisti” ad ogni costo, al di sopra della salvaguardia dell’ambiente, degli animali e della salute umana. Sappiamo bene che non tutti vogliono rinunciare a questa tradizione, e che le tradizioni spesso rappresentano parte della nostra identità culturale, ma esse vanno anche adattate alle nuove esigenze e normative come è normale che sia in una nazione civile. Auspichiamo che il sindaco del comune di Sorrento sappia mostrare per la fine del 2023 una nuova sensibilità.”
Al di là del frastuono, i fuochi artificiali, sono causa anche di un grave inquinamento, con emissioni di particolato fine e composti altamente pericolosi, tra cui metalli pesanti ed elementi pericolosi quali antimonio, bario, arsenico e altri con valori non trascurabili. E’ dimostrato come la notte di capodanno si registri un inquinamento dell’aria, con particolare riferimento alle polveri sottili, superiore a quello dell’attività di un anno di numerosi inceneritori! Il danno è amplificato dalla simultaneità dell’evento, quando l’intero territorio è “bersagliato” da esplosioni pirotecniche.
Infine, va considerata l’enorme quantità di rifiuti generati dai fuochi, soprattutto per quelli detonati in mare. L’alluminio, a contatto con l’acqua salata del mare, può modificarsi e rilasciare sostanze nocive. Anche il contenitore, costituito da cartone e alluminio, andrà ad inquinare l’ambiente e il mare. Sappiamo che serve coraggio, ma iniziamo ciascuno di noi a dare l’esempio. Evitiamo di sparare i botti e, magari, devolviamo in beneficienza i soldi risparmiati o acquistiamo alberi per contrastare i cambiamenti climatici!
I DANNI DEI BOTTI DI FINE ANNO
Si stima che ogni anno in Italia migliaia di animali muoiano a causa dei botti di fine anno!
Di questi circa l’80% sono animali selvatici, soprattutto uccelli, tra cui rapaci, che spaventati perdono il senso dell’orientamento e fuggono istintivamente rischiando di colpire un ostacolo a causa della scarsa visibilità. Altri abbandonano il loro dormitorio invernale (alberi, siepi o tetti), vagano al buio alla cieca e non trovando altro rifugio muoiono per il freddo a causa dell’improvviso dispendio energetico a cui sono costretti in una stagione caratterizzata dalla scarsità di cibo che ne riduce l’autonomia.
Nei gatti, e soprattutto nei cani, un botto crea stress e spavento da indurli a fuggire dal rumore insopportabile. Ciò è dovuto alla loro soglia uditiva infinitamente più sensibile di quella umana. L’uomo ha un udito compreso tra le frequenze denominate infrasuoni, intorno ai 15 hertz, e quelle denominate ultrasuoni, sopra i 15.000 hertz. Cani e gatti, invece, hanno facoltà uditive di gran lunga superiori: il cane fino a circa 60.000 hertz, il gatto fino a 70.000 hertz. Negli animali degli allevamenti come mucche, cavalli e conigli, le conseguenze delle esplosioni possono provocare addirittura l’aborto da trauma da spavento.
Non utilizzare i botti sarà un segno di civiltà e sensibilità anche nei confronti di tutti gli operatori che ogni fine anno devono intervenire per soccorrere animali e per gravi incidenti alle persone. Ricordiamo che l’articolo 703 del codice penale recita: “Chiunque, senza la licenza dell’Autorità, in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, o lungo una pubblica via o in direzione di essa (…) accende fuochi d’artificio, o lancia razzi (…), o in genere, fa accensioni o esplosioni pericolose, è punito con l’ammenda fino a euro 103, se il fatto è commesso in un luogo ove sia adunanza o concorso di persone, la pena è dell’arresto fino a un mese.