Zooprofilattico, Limone benefattore per emergenza Coronavirus
7 Aprile 2020Non è facile fare inalberare il direttore generale dell’Istituto zooprofilattico del mezzogiorno. Alcune notizie comparse sula stampa hanno raggiunto l’obiettivo e si profilano le querele.
Gli articoli pubblicati nei giorni scorsi su alcuni quotidiani hanno infastidito Antonio Limone, direttore generale dello Zooprofilattico di Portici, al punto da portarlo a comunicare che chiederà al proprio legale di assisterlo in sede civile e penale per chiedere un risarcimento che il manager – stavolta da benefattore – devolverebbe a favore dell’emergenza Covid. Con la pandemia da Coronavirus lo Zooprofilattico di Portici si è rivelato uno dei centri più attivi per la lettura dei tamponi superando spesso nei numeri anche l’ospedale infettivologico “Cotugno”. La settimana scorsa la Soresa, ora diretta dal professore Corrado Cuccurullo, ha bandito con grande rapidità una gara – durata meno di venti ore – riservata a un’azienda privata in grado di presentare un’offerta in cui garantiva in laboratorio la lettura quotidiana di 500 tamponi orofaringei. Hanno partecipato quattro società: la Ames srl di Casalnuovo, la Cmo srl di Torre Annunziata, la Panolfi sas di Sebastiano Di Biase e la Sdn che con la Synlab ha un laboratorio di analisi nel salernitano. Sulla gara della Soresa Indaga la Procura della Repubblica con il pm Lucantonio che si avvale della collaborazione della Guardia di Finanza per accertare eventuali irregolarità. La lettura di tanti tamponi da parte dello Zooprofilattico di Portici ha una singolare spiegazione: lo staff di Antonio Limone si sarebbe trasferito gratuitamente in locali messi a disposizione dalla Ames dove lo Zooprofilattico ha fatto installare un proprio macchinario e una serie di altre apparecchiature per la lettura dei tamponi eseguita dai propri dipendenti. La gara superveloce della Soresa sembra aver insospettito la Procura della Repubblica, anche perché la Ames srl il 25 marzo ha sottoscritto con lo Zooprofilattico di Portici un nuovo contratto da 750mila euro (bando di gara europeo) per realizzare una campionatura nella Terra dei Fuochi. Gli articoli pubblicati hanno indispettito Antonio Limone che annuncia di chiedere assistenza ai suoi legali. “In origine il trasferimento era previsto in locali di un ospedale pubblico – spiega Limone – il venir meno di questa disponibilità, e la situazione emergenziale, ci hanno dirottati verso la scelta, più immediata e gratuita, tengo a sottolineare”.