Assistere con il “cuore oltre l’ostacolo”

Assistere con il “cuore oltre l’ostacolo”

29 Giugno 2019 0 Di Gaetano Milone

Il commissario straordinario Verdoliva esprime gratitudine “a chi, nonostante le criticità, riesce comunque a garantire un servizio soddisfacente per i pazienti”.

“Angeli per mia madre in otto anni di calvario” titola così il più grande quotidiano del mezzogiorno una lettera di un familiare di una donna scomparsa, allettata per gravi patologie ed assistita nel quotidiano con grossa professionalità ma soprattutto umanità dal personale sanitario del distretto 31 dell’Asl Na 1.

E fa alcuni nomi che noi riproponiamo per un “riconoscimento” dovuto: la dottoressa  Daniela Manzella, specialista in geriatria, Mariella Tramontano, infermiera professionale, coordinatrice del gruppo degli infermieri della Cooperativa che effettua cure domiciliari nel Distretto 31, Franco Capone, il centro Nad dell’ospedale San Gennaro di Napoli. Una certificazione di “buona sanità” da un cittadino campano in un settore particolarmente delicato, quello dell’assistenza domiciliare dove spesso, “da noi”, si stabilisce un rapporto che va al di là della fredda professionalità, da “cuore oltre l’ostacolo”. 

Il familiare della signora scomparsa definisce “eroi silenziosi che lavorano tra mille difficoltà, combattendo con penuria di mezzi, ma che hanno concesso a noi figli di goderci mamma per oltre otto anni”, gli operatori sanitari del distretto 31.

Noi vorremmo allargare “il grazie” a tanti altri uomini e donne della sanità campana che operano nel quotidiano per assicurare benessere fisico e sociale ai tanti ricoverati nelle nostre strutture sanitarie o che ricevono cure domiciliari malgrado “incomprensioni” e come nel caso degli ultimi giorni contro infiltrazioni malavitose nei nostri eccellenti ospedali. E non poteva mancare a suggellare l’attività meritoria degli operatori sanitari dell’Asl Na 1 la dichiarazione dell’ingegnere Ciro Verdoliva, commissario straordinario della più grande Asl d’Europa”.

Evidenziare questo comportamento ci fa comprendere quanto le nostre donne e i nostri uomini lavorano con passione e professionalità per rendere questa sanità migliore. Lavoriamo per garantire salute, lavoriamo perché il livello di qualità possa essere uniforme nell’ambito aziendale. Grazie a chi nonostante le criticità riesce comunque a rendere un livello di servizio soddisfacente per i pazienti”.