Carenza medici, interviene la Regione

Carenza medici, interviene la Regione

11 Giugno 2019 0 Di Gaetano Milone

Con una nota inviata a tutte le Aziende sanitarie e territoriali della Campania, la “chiamata alle armi” della Direzione generale per sopperire alla mancanza di personale sanitario.

È di venerdì scorso, 7 giugno la circolare della Direzione Generale per la Tutela della Salute ed il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale a firma del direttore Generale Antonio Postiglione, inviata ai direttori generali e commissari straordinari delle Asl di  “invito” a “garanzia dei livelli essenziali di assistenza emergenza – urgenza nei pronto soccorso a servirsi di personale medico “ appartenente alle discipline medico chirurgiche, tenendo conto delle affinità e delle equipollenze previste dalla normativa vigente”.

Una vera e propria chiamata alla armi per sopperire alla mancanza di personale nei pronto soccorso in previsione di una stagione turistica che vede l’Italia invasa da turisti provenienti da tutto il mondo. Una conferma  alle carenze di personale da noi denunciate in più riprese anche in penisola sorrentina che “costò” al  coraggioso direttore sanitario degli ospedali di Sorrento e Vico Equense “reo” di aver “minacciato” la chiusura del Ps di Vico Equense per mancanza di medici, (da mesi denunciata), una violenta “censura” da parte del direttore generale dell’Asl Na 3 Sud, Antonietta Costantini, che  tentò addirittura di sollevarlo dall’incarico affiancandogli  un altro medico. Per un’attenta lettura della situazione sanitaria nei nostri pronto soccorso è bene leggere i dati che riportiamo riguardanti la situazione negli ospedali dell’Asl Na 3 Sud.

Al  Ps di Boscotrecase( 55.000 prestazioni all’anno) su uno standard di 21 dirigenti medici la dotazione attuale è di 17 unità;  alPs di Torre(21.000 prestazioni l’anno), su uno standard di 9 dirigenti medici ne sono disponibili 8 di cui uno con limitazioni; alPs di Castellammare di Stabia(67.000 prestazioni più 1100 ricoveri), su uno standard di 27 medici ne operano 12; alPs dell’ospedale di Sorrento(17.000 prestazioni annue e 800 ricoveri) su uno standard previsto di 15 medici sono 13 le unità di cui 6 dedicate al PS, e 6 esonerate dal PS e dalla pronta disponibilità e, tra le sei 3 esonerate da notti per legge 104; al Ps di Vico Equense(12.531prestazioni all’anno) su uno standard di 9 dirigenti medici ne sono in servizio 5 unità; al Ps di Nola (56.930 prestazioni annue più 1686 ricoveri) su uno standard di 24 medici allo stato attuale 20 sono le unità disponibili di cui 12 medici per il Pronto soccorso. In pratica come denunciato a più riprese dagli stessi medici e dalle organizzazioni sindacali di categoria “ è a rischio la qualità delle cure con possibilità quotidiana di errori medici”.

Sulla vicenda è intervenuta Flora Beneduce, consigliere regionale e componente della commissione sanità della Campania:“Il ricorso agli specializzandi negli ospedali è l’unica vera soluzione e proposta sensata, tra tutte quelle che si leggono in questi giorni, per far fronte all’emergenza nei presidi ospedalieri del Sud e della Campania. Una emergenza frutto di Quota 100 e dei pensionamenti già programmati a cui ora bisogna necessariamente rispondere con atti concreti e tempestivi”.

“Appena due mesi fa il Consiglio regionale ha approvato la mozione proposta da me insieme al collega Russo per intervenire sull’ampliamento della rete formativa dei neolaureati in Medicina e Chirurgia, autorizzando il completamento dell’iter di specializzazione presso le strutture del Servizio Sanitario Nazionale validate. Una soluzione non più rinviabile”, rileva l’esponente azzurro.

“Non è più rinviabile l’impiego di giovani medici nelle corsie, i tempi della scuola di specializzazione non coincidono con le esigenze dell’assistenza sanitaria. Chi si schiera contro questo provvedimento o non conosce il disagio che i cittadini stanno patendo in queste ore per l’assenza di personale negli ospedali o è in malafede”.