Cisl-Fp, ok alle telecamere sulle ambulanze ma…

Cisl-Fp, ok alle telecamere sulle ambulanze ma…

21 Gennaio 2020 0 Di Bruno Buonanno

Il segretario regionale della Fp, Lorenzo Medici: “Una sanità più sicura ma senza dimenticare che il problema violenza si affronta anche eliminando sacche di precariato e sottoccupazione”.

 

Lorenzo Medici

Sulle ambulanza con telecamere e geolocalizzatore cominciano a fare qualche riflessione anche le organizzazioni sindacali ponendo interrogativi ai quali dovrebbero rispondere il governatore De Luca ed i manager delle singole aziende sanitarie e ospedaliere. Lorenzo Medici, segretario regionale della Cisl medici, pone come primo dubbio quello sulla carenza di governance regionale.

“La Campania è uscita dal commissariamento e alla fine il miracolo sanità è rappresentato dai conti che sono stati sanati. C’è stata una conferenza stampa all’Ospedale del Mare per presentare la prima ambulanza dotata di telecamere e di Gps alla presenza di tanti giornalisti e di mille microfoni. Dall’esterno credo che si sia andati avanti sull’onda emotiva con il direttore generale dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva, che quasi diceva ai colleghi: io parto, voi no”.

Scusi dottore Medici, che vuol dire? Dopo tante aggressioni subite dal personale sanitario non si può limitare la dotazione delle ambulanze al solo territorio cittadino. La novità, semmai, dovrebbe riguardare tutta la Regione.

“Certamente deve essere un servizio da applicare in tutto il territorio. Non si può pensare di affrontare il problema della violenza a Napoli dimenticandosi di Salerno, Avellino, Benevento e dell’intera Provincia. Ma il problema è di governante regionale. Facciamo un esempio, parliamo del concorso infermieri al Cardarelli. Lì abbiamo sprecato soldi per selezionare 16 mila persone quasi dimenticando che la carenza di personale c’è in tutta la Campania. Fra giorni quella selezione dovrebbe decadere e si dovranno organizzare altri concorsi”.

Perché lamenta la mancanza di governance regionale?

“Per vari motivi. Il 118 è un servizio salvavita sul quale è indispensabile fare chiarezza. Andiamo a vedere in Campania in mano a chi stanno le ambulanze. Un servizio tanto importante quasi sempre viene gestito da volontari che guadagnano poco più di 700 euro al mese. No, questa cosa non va. Il 118 deve essere internalizzato e curato solo da dipendenti del servizio sanitario regionale”.

Anche a Napoli lavorano mezzi di soccorso privati.

“E qui nasce un altro problema. Accordi e autorizzazioni ottenuti dall’Asl valgono anche per questi soggetti? Non credo. L’uso delle telecamere potrebbe creare problemi di privacy. Quando il personale di un mezzo di soccorso le attiva dovrebbe darne notizia a chi è lì vicino ed entra, per caso, nel raggio di azione delle telecamere. E mi domando: se uno fa causa per violazione della privacy chi risarcisce eventuali danni? L’Asl o i privati che lavorano in convenzione?”

Segretario Medici gli episodi di violenza sono in costante aumento e non solo nella nostra Regione.

“In linea di massima sono d’accordo sulla necessità di adottare contromisure tecnologiche. Ma dobbiamo ricordare che la sanità regionale sconta ancora gravissime carenze di personale che non incidono positivamente sulla qualità dell’assistenza. Parliamo del GPS, oggi presentato come geolocalizzatore come se fosse chi sa che cosa. Da anni questo dispositivo è presente sugli otto milioni di cellulari che usiamo tutti i giorni. Ricordo che da diciannove anni era prevista la sua installazione sulle ambulanze, ma il Gps non è stato installato installato sui mezzi di soccorso. Che dire? Dovremmo tagliare la testa a chi finora ha retto la rete dell’emergenza. Parliamo ancora delle ambulanze, del numero di postazioni esistenti, di tempi di arrivo dopo una richiesta di aiuto e forse – incalza il segretario regionale della Cisl, Lorenzo Medici – ci accorgiamo che per un codice rosso siamo spesso molto fuori dai tempi limite nazionali. Il servizio va programmato su scala regionale con telecamere e Gps ma nel rispetto della privacy; il 118 deve migliorare internalizzando il personale in tutta la Regione evitando disparità fra Asl e Asl e per tutti gli addetti della Campania”.