Elisoccorso raddoppia ma restano le criticità

Elisoccorso raddoppia ma restano le criticità

16 Agosto 2019 0 Di Gaetano Milone

Più che l’elicottero potè la piazzola. Aspettando il nuovo appalto che verrà (?) intanto perché non viene messo a norma, con costi contenuti, il sito di atterraggio.

Mentre il secondo elicottero del 118 a mezzo servizio all’eliporto di Pontecagnano a Salerno (forse operativo da mezz’ora dopo l’alba a mezz’ora prima del tramonto) viene “in soccorso” a quello operativo 24 ore su 24 al Cardarelli, in stazionamento notturno presso l’ospedale del Mare – secondo i desiderata del governatore De luca, fatti propri dal direttore generale dell’Asl Na 1, Ciro Verdoliva che se ne accollerà le spese – sono in tanti a chiedersi perchè non si stanziano quei pochi centesimi per rendere idoneo agli atterraggi notturni l’eliporto militare di Capri Damecuta, usato dalla Regione per elisoccorso e non autorizzato dall’Enac, tant’è che nella nuova gara d’appalto del servizio d’elisoccorso non è dichiarato agibile per il notturno.

Nei giorni scorsi, in una riunione convocata ad horas nell’isola azzurra sul mancato arrivo, per guasto tecnico, dell’elisoccorso e sull’insufficienza del servizio con autoambulanze – vi hanno partecipato direttore generale dell’Asl Na1, sindaci di Capri ed Anacapri, presidente degli albergatori capresi e chi più ne abbia più ne metta – inspiegabilmente non si è parlato dell’eliporto inagibile ai voli notturni per mancanza di illuminazione. A che servono anche dieci elicotteri se poi non possono atterrare di notte a Capri? E a che titolo nonostante il divieto dell’Enac lo si sta autorizzando? O forse i capresi sono gelosi della famosa “piazzetta” e non vogliono che sia confusa con la piazzola per atterraggio, situata in un canalone esposta ai quattro venti, sovrastante la Grotta Azzurra e pericolosa anche per atterraggi diurni.

Certamente è a conoscenza di tutti, soprattutto dei piloti (due per i voli notturni) e del personale medico che compone l’equipaggio che un intervento notturno “forzato” non esclude i soggetti attuatori dalle proprie responsabilità e forse anche da mancate coperture assicurative in caso d’incidente. Ma torniamo al discorso squisitamente tecnico sull’efficienza dei due elicotteri in servizio, appartenenti a due diverse società: l’Elilombarda quello in servizio al Cardarelli e Alidaunia quello a Pontecagnano di giorno, ed all’ospedale del Mare di Notte, non ancora in servizio, (è partita la richiesta a “chi l’ha visto”). Dei due elicotteri solo quello di Pontecagnano è provvisto di verricello per recupero vittime incidenti in zone impervie, mentre quello di Napoli malgrado previsto nel capitolato d’appalto ne è sprovvisto per (motivi tecnici – si parla di superamento delle persone trasportabili con l’aggiunta del verricellista e guida alpina). Eppure gli strateghi del servizio sanitario in Campania parlano di ottimizzazione dell’assistenza sanitaria in tutta la Regione anche a pazienti critici residenti in aree isolate o comunque penalizzati da tempi lunghi di percorrenza”. E le zone interne chi le copre?