Il Governo ha fatto spread

Il Governo ha fatto spread

9 Agosto 2019 0 Di Antonio Magliulo

Più che la fame di poltrone e “l’incidente probatorio” della Tav, ha potuto il timor panico di essere costretti a firmare una legge finanziaria assolutamente impopolare.

Era nell’aria. Un po’ come l’eruzione del Vesuvio: non se ma quando. Eppure in tanti pensavano che alla fine, soprattutto dopo il semisbracamento pentastellato sulla Tav, questa maggioranza “appezzottata” avrebbe retto ancora. Ed invece è stata proprio la Tav a servire da pretesto a quella faina di Salvini che, dopo aver devastato il pollaio dei 5 Stelle, ha pensato bene di sfilarsi dall’incombente minaccia rappresentata dall’approvazione della legge finanziaria. Una legge di bilancio che, necessariamente, incorrerà nelle ire dei contribuenti già spremuti fino all’inverosimile.

Nonostante le “prodezze” di questo Governo, questa crisi non è buona per il Paese.

Vale a poco fare paragoni, all’insegna del mal comune, con le performance altrettanto negative di nazioni importanti: la Spagna dove le recenti elezioni non hanno prodotto una maggioranza forte ed in grado di formare il nuovo Esecutivo; la Francia chiamata a confrontarsi con le intemperanze delle proteste di piazza orchestrate dai “gilet gialli”; la Gran Bretagna che cerca scorciatoie  irrituali per dar corso alla brexit che ha provocato la caduta del precedente Governo guidato da Theresa May; la Germania che fa registrare un preoccupante meno 8, su base annua, per l’export.

A quanto pare, il mal comune è mal di democrazia, mal di economia di libero mercato non più contemperata da Governi nazionali sufficientemente forti da regolarne eccessi ed intemperanze.

Il mal comune è diventato, oggi più che mai, assenza totale di valori fondanti, essenziali per assicurare i giusti equilibri in qualsiasi consesso sociale. Mal comune significa cinismo dei mercati finanziari che di fatto, gestiscono vita e morte di popoli e nazioni. In questo clima – ebbe a sottolineare il filosofo del mondo delle idee – cresce e si sviluppa una mala pianta: la tirannia. Anche perché non crediamo affatto che questi emuli moderni di Cincinnato, torneranno tranquilli al loro campo dopo aver “salvato la Patria”.