Sanità, più territorio meno ospedale
15 Giugno 2019Gennaro Volpe, dirigente all’Asl Na1 e presidente nazionale Card: “Il futuro della assistenza passa per il potenziamento e l’integrazione con i servizi sociali della medicina territoriale.
Nei giorni scorsi, al congresso di Pisa, è stato riconfermato alla guida della Card (Confederazione delle Associazioni regionali dei Distretti e principale organo di rappresentanza nazionale delle attività di tali organismi nelle Asl).
Gennaro Volpe, dirigente e medico all’Asl Na1 – da sempre impegnato sul fronte della sanità territoriale – si batte da tempo, tra l’altro, per un’assistenza pubblica in alcuni segmenti (cronici, anziani, disabili) alternativa a lunghe degenze ospedaliere e al ricorso al pronto soccorso. “È’ oggi necessaria ed irrinunciabile – ci spiega il dottore Volpe – l’integrazione ospedale-territorio anche per evitare il ricorso al pronto soccorso, oggi in carenza di medici, e per ridurre sensibilmente i costi della spesa sanitaria”. Mentre per gli “acuti” l’ospedale rimane il luogo indispensabile per le cure – ha aggiunto Volpe – i malati cronici devono necessariamente essere curati nel territorio con una forte integrazione con gli ospedali. È opportuno anche che i distretti si interfaccino con le municipalità. Infatti un territorio forte e ben organizzato per le cure primarie è da filtro agli ospedali e riesce a dare un’assistenza più diretta. Bisogna lavorare in sinergia sul campo”.
“Il Piano cronicità nazionale ha aggiunto Gennaro Volpe – non è stato ancora recepito in Campania e noi dell’Asl Na 1 siamo gli unici ad averlo adottato tenendo i pazienti a casa (importantissima la protezione familiare) in sinergia ed integrazione con centri locali (servizi sociali)”. “Un piano assistenziale individuale con una valutazione integrata dei bisogni del paziente è fondamentale e, nel caso sia necessario, è importante il ricovero in strutture intermedie (lungodegenza)”.
“È proprio questo – ha concluso il dirigente dell’Asl Na1- è stato il tema principale discusso a Pisa con esperti di valore nazionale, con particolari approfondimenti sulla realizzazione di progetti integrati per i pazienti cronici è oggi necessaria per la riduzione dei costi, pe evitare l’intasamento dei pronto soccorso e degli stessi ospedali ed offrire un’assistenza diretta e completa.